Le Smart TV

Articolo pubblicato su "Il Quotidiano del Molise" del 28-12-2015

SmartTV-intelligenti-ed-impiccione

(“Tv intelligenti…ed impiccione?”)

Buon Natale a tutti i nostri lettori! Tra i tanti regali scartati sotto l’albero, qualcuno può aver ricevuto un televisore di ultima generazione, meglio conosciuto come “Smart TV” o “TV Intelligente”. Il termine “Smart” è stato già utilizzato per indicare telefoni cellulari dotati di avanzate caratteristiche multimediali e interattive: i c.d. “Smartphone”.

Per analogia, quindi, una Smart TV, è un televisore che, non solo permette di guardare i nostri programmi televisivi preferiti, ma è dotato di ulteriori funzionalità che consentono di usufruire di servizi on-line, destinati normalmente ai personal computer.

 Servizi come: la navigazione su Internet, i video in “streaming”, l’uso di “social network”, ecc. Innovativo è anche il modo in cui possono essere impartiti i comandi a questi televisori: sul pannello frontale di una Smart TV è posizionato un microfono ambientale sempre attivo in grado di ricevere comandi vocali “semplici” e preimpostati, come “Accenditi”, “Spegniti”, “Alza il Volume”, “Cambia Canale”, ecc.

Sul suo telecomando è, poi, posizionato un altro microfono, il quale deve essere attivato manualmente tramite pulsante, ogni volta che si vuole impartire comandi vocali “complessi”, come “Trovami un documentario”, “Consigliami un film di fantascienza”, ecc. Utilizzando Internet, i comandi complessi vengono inviati a dei Server dove potenti algoritmi analizzano il comando/messaggio, lo interpretano semanticamente, ed inviano la relativa risposta al televisore che si comporta di conseguenza.

Il funzionamento è esattamente lo stesso degli assistenti vocali presenti negli iPhone (Siri) e nei telefoni Android! Ovviamente, se mentre si impartiscono questi comandi si parla anche di fatti privati, tutto ciò che diciamo viene regolarmente captato dall’apparecchio e inviato ai Server che comunque analizzano (e cercano di interpretare come comando) ogni parola pronunciata!

Questo spiega perché, in fase di installazione, le varie case produttrici, come Samsung o LG, fanno apparire a video una sorta di “Disclaimer” il quale avvisa “che ogni parola pronunciata verso il telecomando, anche relativa ad informazioni personali o sensibili, diventerà parte dei dati catturati e trasmessi dall’apparecchio mediante la funzione del Riconoscimento Vocale” (tra l’altro disattivabile in ogni momento!). Proprio questa dicitura, espressa o tradotta in modo non proprio chiaro, ha dato adito a numerosi rumors, secondo i quali televisori di questo tipo riuscivano a violare la privacy dei loro utilizzatori, suscitando grande “entusiasmo” nei media e nei complottisti! Ma un simile apparecchio può davvero essere pericoloso? Risposta: “”!

Non c’è dubbio che delle informazioni vengono comunque trasmesse alla casa costruttrice e chissà a chi altro, tuttavia si tratta più di informazioni relative al modo di utilizzo: tempi ed orari di accensione, canali visualizzati, impostazioni, ecc. Risulta davvero difficile (o poco probabile) pensare ad una persona che detta dati personali o sensibili (come la password del bancomat) di fronte a quello che poi, in sostanza, è un televisore! Quello che potrebbe destare una fondata preoccupazione è, invece, la possibilità che, essendo questi apparecchi sempre collegati ad Internet, provvisti di un Sistema Operativo che ne permette la gestione, caratterizzato da falle e vulnerabilità intrinseche, e privo di ogni antivirus o firewall, potrebbe essere attaccato, infettato e trasformato in una sorta di “cimice” in grado di registrare ogni cosa con i suoi microfoni o la sua webcam! (laddove ne fosse provvisto).

L’analisi di ogni aggressione informatica ha sempre evidenziato che essa si è sempre diffusa sui dispositivi e sui programmi utilizzati dalla maggior parte delle persone! Ne consegue che una diffusione massiccia di questi particolari dispositivi multimediali potrebbe provocare anche una diffusione di virus e di attacchi specifici per le Smart TV! Tuttavia, anche se inquietante, questa previsione rientra nella normale evoluzione delle aggressioni informatiche, ed anche se alcuni esperti hanno dimostrato come sia semplice “entrare” nel loro software di gestione, per il momento possiamo dormire ancora sogni tranquilli…ciò che verrà in futuro, sarà un’altra avvincente storia da raccontare! 😉

                                                                I-Forensics Team

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