Il PDF/A

Articolo pubblicato su "Il Quotidiano del Molise" del 16-05-2017

Articolo pubblicato su  "www.isernianews.it"  il   14-05-2017

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(Viaggio attraverso i 25 anni del Portable Document Format)

I file non sono altro che archivi di informazioni binarie in cui conserviamo i nostri dati. Il nome di ogni file è seguito da un punto e da un suffisso (una sequenza solitamente di tre lettere) con il quale ogni sistema operativo distingue il tipo di contenuto (testo, immagine, video, ecc.) e il formato utilizzato per rappresentarlo. Questo suffisso è la c.d. “estensione” del file. L’estensione .pdf (acronimo di “Portable Document Format”) indica un formato ideato dalla Adobe nel 1992. Un PDF è, in sostanza, un documento che può essere presentato e scambiato, in modo affidabile, indipendentemente dal software, dall’hardware e dal sistema operativo utilizzato.

Nell’ultimo decennio, questo formato è diventato talmente comune da essere il più utilizzato nell’invio di documenti. La sua versatilità è la chiave del suo successo: infatti, un file PDF creato da un computer con sistema operativo Windows può essere letto, senza problemi, da un computer Mac e viceversa! In entrambi i casi, il file conserva sempre la sua stesura originaria, assicurando una corretta visualizzazione del contenuto. Questo vale anche nel caso in cui il documento sia stato realizzato con “font” (cioè formati di carattere) particolari; formati talmente atipici da non essere installati di default sul dispositivo utilizzato per aprire e leggere il file.

È possibile classificare i file PDF a seconda delle modalità di creazione: i c.d. “PDF Classici” sono quelli che permettono la libera gestione (come la modifica o l’eliminazione) del testo contenuto; quelli “di sola immagine”, che contengono solo informazioni di tipo grafico e che non consentono alcuna modifica o marcatura; e quelli “ricercabili”, creati attraverso scansioni OCR (cioè attraverso il riconoscimento ottico dei caratteri) e composti da livelli testuali e grafici, contrassegnabili e modificabili.

Recentemente, per garantire un’elevata qualità ed efficienza, il file PDF è stato adeguato a particolari standard di tipo “ISO”; regole dettate da una delle più importante organizzazioni mondiali in campo tecnologico: la “International Organization for Standardization”. Per questo motivo, i documenti odierni in formato PDF possono essere di diverso tipo. Ad esempio, il “PDF/A” (o “PDF/Archiving”) è un formato diventato obbligatorio per tutti quei documenti prodotti in ambito governativo, legale ed industriale. Questo formato è stato creato proprio per assicurare la conservazione e la massima diffusione nel tempo del suo contenuto. Si tratta di uno standard capace di garantire che il documento contenuto nel file .pdf sia visualizzabile sempre nello stesso modo, anche a distanza di molto tempo e con programmi diversi!

Un PDF/A contiene solo quelle informazioni necessarie alla visualizzazione del documento; cioè dati che permettono di rappresentarlo nell’identico modo in cui è stato creato dal suo autore. Pertanto, vengono incluse nel documento informazioni come testo, immagini, vettori grafici, font e colori ma non quelle che fanno riferimento ad elementi esterni al file stesso (come le macro-istruzioni)! 

A sua volta il PDF/A è stato suddiviso in due parti: il “PDF/A-1a" e il “PDF/A-1b”, che ne garantiscono una riproduzione molto più affidabile rispetto alla sua versione base. In particolare, la versione PDF/A-1a, garantisce una massima fedeltà nella riproduzione del file, generando documenti di qualità superiore e, pertanto, molto più pesanti. Altri celebri formati PDF sono: il “PDF/X” (o “PDF/Exchange”), utilizzato nelle arti grafiche; il “PDF/E” (o “PDF/Engineering”), impiegato, invece, nell’ambito ingegneristico; il “PDF/H” (o “PDF/Healthcare”), proprio del settore sanitario e il “PDF/UA” (o “PDF/Universal Accessibility”) specifica per chi sviluppa software.

Ai fini di sicurezza informatica, è bene, allora, che ogni professionista prenda consapevolezza di questa varietà di formati PDF e cerchi di adottare lo standard più adatto alla propria attività lavorativa. In questo modo riuscirà a conservare adeguatamente le proprie informazioni impedendone ogni alterazione volontaria o accidentale.

I-Forensics Team

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