Il “Revenge Porn”

Articolo pubblicato su "Il Quotidiano del Molise" del 18-01-2016

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(“La vendetta degli ex)

Ci sono tanti tipi di vendette ed una di queste è quella che utilizza il sesso come arma di ritorsione e di rivalsa. Anche se è sempre esistito, oggi, il “Revenge Porn” (lett. Porno-Vendetta), per colpire le sue vittime si serve di Internet e soprattutto di Smartphone, ossia di strumenti che hanno rivoluzionato radicalmente il nostro modo di comunicare e di relazionarci.

Nel 1980, “Hustler Magazine” pubblicò, per la prima volta, immagini di donne nude senza il loro consenso, presentandole come affezionate lettrici della rivista. Con l’avvento del digitale, nelle prime Usenet circolarono immagini e video di ex-fidanzate e, successivamente, molti siti per adulti iniziarono a pubblicare scene di sesso amatoriale, riprese con videocamere nascoste. Il Revenge Porn è cosa assai diversa dal “Sextortion”: non si tratta di un adescamento sessuale telematico del maggior numero possibile di utenti, bensì di una mirata ritorsione, finalizzata ad umiliare o intimidire l’ex, che ha interrotto o tradito il rapporto. Per alcuni, è considerato un vero e proprio abuso psicologico ed anche una nuova forma di violenza domestica!

L’autore di una porno-vendetta, dopo aver inizialmente ottenuto dalla sua vittima (ingenuamente o spontaneamente) dei messaggi, delle foto o dei video “compromettenti”, cerca di estorcerle del denaro o dei “favori” (spesso di natura sessuale), minacciandone una massiccia pubblicazione in rete. Altre volte, la diffusione di tutto questo materiale “privato” avviene semplicemente per vendicarsi di un torto subito e per danneggiare la vita e la reputazione del suo autore.

Le pubblicazioni sono accompagnate da informazioni sufficienti ad identificare la persona ritratta: il suo nome e il suo cognome, l’indirizzo di casa, dove lavora, includendo anche collegamenti ad eventuali profili social, come Facebook! Esiste addirittura un sito internet a cui è possibile inviare, in forma anonima, contenuti multimediali “piccanti” su qualsiasi persona! Un simile comportamento genera conseguenze disastrose nella vita della vittima. Essa viene esposta sia ad atti persecutori (non solo digitali, come il “Cyber-Stolking”) che ad episodi di “Mobbing” sul posto di lavoro. Inoltre, può provocare depressione e, in ultima battuta, essere causa anche di gesti estremi come il suicidio!

Tuttavia, ci sono stati anche casi in cui le vittime di Revenge Porn hanno reagito in un modo del tutto inaspettato: la danese Emma Holten, ad esempio, lo ha fatto diffondendo intenzionalmente altre sue foto di nudo scattate, questa volta, da un fotografo professionista!

Il fenomeno, costantemente monitorato dalle forze dell’ordine di tutto il mondo, preoccupa perché non solo è in crescita e si sta diffondendo sempre più tra i giovani, ma perché sta sfociando anche in casi di “pornografia infantile”! Il Revenge Porn sta preoccupando così tanto le coppie che, negli accordi prematrimoniali, sempre più spesso vengono inserite delle clausole con le quali ci si impegna a non condividere in rete foto o messaggi che possano danneggiare la reputazione personale e professionale dell’altro!

Chiunque può essere vittima di Revenge Porn: anche se non siamo soliti salvare video compromettenti sui nostri device, c’è sempre qualcosa di imbarazzante o di semplicemente “personale” (nascosto nei nostri hard disk) che vogliamo rimanga privato!

Per prevenire e contrastare il Revenge Porn sarebbe bene evitare di riprendere, salvare ed inviare le proprie performance sessuali; evitiamo di salvare informazioni che possano essere usate contro di noi (cosa che è più facile a dirsi che a farsi!); proteggiamo con password i nostri dati più personali e sensibili (magari salvandoli su un hard disk esterno); e teniamo i nostri computer, e soprattutto i nostri Smartphone, sempre aggiornati e protetti con password ed antivirus, evitando di lasciarli incustoditi in giro!

Si approfondirà il tema del Revenge Porn nel Nuovo Corso di Sicurezza Informatica per utente, le cui informazioni ed iscrizioni possono essere richieste contattando lo 0865.299728.

                                                                                                                  I-Forensics Team

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